UNA GIORNATA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DON CARLO SAN MARTINO
Il ritmo della giornata alla scuola dell’infanzia ha una valenza pedagogica e viene determinato tenendo presenti sia le finalità della scuola (conquista dell’autonomia, maturazione dell’identità e sviluppo delle competenze), sia la necessità di offrire al bambino punti di riferimento esterni sicuri e costanti, una routine quotidiana. Le routine, ossia attività che si ripetono con regolarità (cura di sé, gioco, nanna, pranzo, etc), sono per il bambino vitali elementi di organizzazione ed orientamento. Per agire in sicurezza ed autonomia, infatti, il bambino non necessita solo di un ambiente adeguatamente preparato, ma anche di chiare routine quotidiane che scandiscano il corso delle sue giornate.
Noi adulti abbiamo la consapevolezza dello spazio e del tempo, sappiamo distinguere tra oggi e domani, sappiamo quali impegni ci aspettano perché li ricordiamo o, diversamente, perché abbiamo un’agenda su cui scriviamo tutto…ma per i bambini non c’è nulla di tutto ciò. E allora, come possono costruirsi delle certezze legate alla loro quotidianità, se non attraverso una serie di azioni ripetute che li accompagnano con certezza, sicurezza?
Per il bambino, sapere che dopo l’attività si mangerà tutti insieme o che al momento di andare a dormire ci sarà ad attenderlo il rito della coccola rilassante, magari accompagnata da una canzone o un racconto delicato, o ancora che dopo la nanna arriverà la mamma a prenderlo, è rilassante e preparatorio ad un passaggio graduale da una attività all’altra.
Anche la nostra giornata alla scuola dell’infanzia è dunque scandita da routine, momenti che, per quanto unici e diversi ogni giorno perché intrinsechi di peculiarità e di novità e scoperte, si ripetono con costanza, con l’obiettivo di far sentire i bambini sicuri e farli muovere sereni in uno spazio (fisico e temporale) che conoscono e padroneggiano.
Ma come viene scandita la routine della scuola dell’infanzia alla Don Carlo San Martino? Ve la vogliamo raccontare in questo articolo.
LA GIORNATA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Come potete vedere, ci sono momenti ben precisi all’interno della nostra giornata: accoglienza, inizio della giornata, attività strutturata, pranzo, cura di sé, nanna, ricongiungimento con la famiglia. Ogni momento è carico di significato e racchiude in sé una valenza educativa, formativa ed esperienziale.
Accoglienza:
apriamo le nostre porte di buon’ora, e alle 7.30 la maestra Prisca accoglie i primi bambini, che ancora assonnati condividono i primi momenti della giornata con gli altri amici mattinieri.
Qualche gioco, quattro chiacchiere e poi alle 8.30 tutti nelle proprie aule, per iniziare la giornata!
Inizio della giornata:
chi è presente oggi in classe? Il buon vecchio appello non manca mai! Quale migliore occasione per salutare ogni bambino e augurargli una buonissima giornata? A seguire, qualche minuto di preghiera e di canti in chiesa – un ottimo modo per iniziare la giornata con la giusta marcia.
Circle time:
una volta rientrati in aula, i bambini si siedono in cerchio per terra, per il tradizionale circle time. Il Circle Time rappresenta un momento in cui, come suggerisce il nome stesso, gli alunni si siedono in cerchio con un coordinatore (l’insegnante), che fa anch’esso parte del cerchio, proprio perché il Circle Time rappresenta un momento di parità, dove tutti riescono a vedersi in faccia e ad esprimere le proprie opinioni e emozioni liberamente.
Durante il circle time i bambini, guidati dall’educatrice, cantano canzoni e filastrocche legate al tema dell’anno, aventi l’obiettivo di aiutarli nella memorizzazione dei giorni della settimana e dei mesi; sempre in cerchio, avviene la condivisione delle attività della giornata, e si fa la merenda mattutina.
Attività:
ed ora si entra nel vivo, nel cuore della giornata: partiamo con le attività quotidiane! Le attività strutturate sul progetto dell’anno variano quotidianamente. Possono essere esperimenti, attività grafico-pittoriche, attività per stimolare il corretto sviluppo della manualità fine, giochi motori…Quest’anno, seguendo il progetto dell’anno, andiamo alla ricerca del nostro quinto elemento cercando di conoscere le peculiarità degli altri quattro: aria, acqua, terra e fuoco.
Ogni due mesi ci concentriamo su un elemento specifico: ottobre-novembre sono stati i mesi dedicati all’ aria, gennaio-febbraio all’acqua, marzo-aprile saranno dedicati alla terra, maggio-giugno al fuoco. E settembre e dicembre, vi starete chiedendo?
Settembre è il mese dell’accoglienza, il mese in cui i bambini vengono accolti in un nuovo ambiente (o rientrano dopo le vacanze estive), il mese di ambientamento, il mese in cui gli educatori osservano inclinazioni, interessi dei bambini per poi studiare delle attività che si sposino con la loro attitudine.
Dicembre invece è il mese dedicato al Natale, alla conoscenza dell’aspetto religioso, all’allestimento della classe, ai lavoretti e alle canzoni a tema, alla preparazione della recita: un periodo dell’anno magico e sacro allo stesso tempo, al quale vogliamo dedicare le giuste attenzioni, per permettere ai bambini di viverlo appieno!
Pranzo:
terminate le attività, ci si prepara per il pranzo, un momento di condivisione che tutte le classi vivono insieme, nella mensa della scuola. Le nostre cuoche cucinano ogni giorno pranzetti deliziosi e sani, perché uno dei nostri capisaldi è la sana alimentazione, che si traduce non solo in un’educazione a partire dai più piccoli, ma anche in piatti colorati a base di cibi di stagione, cereali di vario tipo, proteine animali e vegetali, preparati con cura e amore!
Cura di sé e gioco libero:
al termine del pranzo, prima di tutto un momento dedicato alla cura del corpo: laviamo i denti, le mani, e prepariamoci per la seconda parte della giornata.
Un’oretta di gioco libero in giardino, quando il tempo lo permette, è quello che ci vuole per aiutare la digestione e preparare mente e corpo al meritato riposo.
I bambini che stanno a scuola solo mezza giornata sanno che dopo il momento del gioco libero arriveranno mamma o papà a prenderli. Gli altri invece, si preparano per la nanna!
Nanna:
nelle tre sezioni della scuola dell’infanzia viene allestito uno spazio nanna: i piccoli si sdraiano sulle brandine con cuscino e lenzuolo mentre i mezzani e i grandi si sdraiano sui materassini e ascoltano prima una storia letta dall’insegnante e poi della musica rilassante. Dopo circa 30 minuti i grandi e i mezzani si alzano e per loro sono previste attività di gioco al tavolo o, per i più grandi, esercizi specifici di orientamento alla scuola dell’obbligo.
Uscita:
è il momento del ricongiungimento con i genitori ed è carico di forti emozioni. Che bello rivedere mamma e papà dopo essere stati lontani per tante ore, e che voglia di raccontare tutto quello che abbiamo fatto con i nostri amici!
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Inserite nella nostra routine ci sono inoltre una serie di attività settimanali o mensili che accompagnano i nostri bambini; sono attività speciali, che attendono sempre con grande trepidazione ed entusiasmo.Una volta a settimana le tre sezioni scendono insieme in palestra per fare psicomotricità, un’attività finalizzata ad accogliere e rispondere ai bisogni del bambino, offrendogli uno spazio di libera espressione attraverso il movimento, per aiutarlo, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue caratteristiche uniche, nel suo naturale percorso evolutivo, oppure in situazioni di difficoltà.
Due volte a settimana, per 30 minuti ciascuna, le classi seguono un corso di avvicinamento alla lingua inglese tenuto dall’insegnante Eldina Ago, laureata in lingue e docente di scuola Primaria. Il corso è opzionale, si svolge da ottobre a maggio e vengono proposti giochi ed action songs.
Una volta al mese, ancora, partecipiamo al progetto dell’anno della scuola: l’attore teatrale Valerio Bufacchi viene da noi e ci insegna a creare i cartoni animati.
Ma non è finita qui!
Una volta al mese viene attuato un progetto di intersezione dove i bambini delle tre classi vengono divisi in gruppi omogenei per età e ruotano nelle tre aule per lavorare, mezz’ora a gruppo, con le maestre, che creano attività ad hoc mettendo a frutto le loro competenze: Prisca si dedica allo yoga, Rossana alla musica e Valentina all’arte.
Durante il momento artistico di Valentina, quest’anno per i piccoli vengono proposte attività manipolatorie con materiali di uso quotidiano: pastina, farina gialla, caffè, acqua colorata, pasta di sale… è un momento rilassante che si svolge con musica di sottofondo dove i bambini possono giocare con creatività ed affinare la manualità fine.
Il lavoro di grandi e mezzani nel laboratorio artistico, invece, ha come filo conduttore l’albero che utilizza tutti e quattro gli elementi. I mezzani realizzano, ogni volta, alberi diversi utilizzando i materiali più svariati: tempere, acquerelli, carta crespa, lego, pittura con le dita, cartoncini, foglie secche sbriciolate,…
I grandi, invece, lavorano partendo dal testo “disegnare un albero” di Munari, dove viene richiesto loro di disegnare alberi con il solo pennarello nero a punta fine ma in posizioni e modalità più svariate. Piano piano vengono aggiunti altri elementi e materiali. Oltre ad affinare le competenze grafiche si lavora sull’ascolto, sulla comprensione e sulla stimolazione della fantasia.
Prisca lavora con i bambini sull’unione tra corpo e mente, con il metodo BALYAYOGA, un modo per accompagnare amorevolmente i bambini in quel meraviglioso percorso di crescita, per conoscere se stessi e avere una consapevolezza delle proprie emozioni.
Rossana si dedica invece alla musica, legandola agli elementi tema del bimestre. Nei mesi dedicati all’aria, Rossana ha portato i bambini alla scoperta di suoni lunghi e corti, con lo strumentario Orff: in classe hanno ricostruito strumenti fatti di scatole, con l’impiego di elastici più o meno tesi per riprodurre altezze e timbri diversi. Hanno utilizzato la voce come principale strumento ad aria, sono stati fatti giochi gutturali e linguali, si è sviluppata la percezione del proprio corpo come strumento sonoro.
Nei mesi dedicati all’aria si è andati alla ricerca di una partitura comune per giocare al direttore d’orchestra. I bambini si sono cimentati con la musica con l’acqua: intensità timbro e durata attraverso la scoperta di materiali diversi. Ma non solo, anche il gioco della vibrazione del vetro ha riscosso un gran successo: sono stati riempiti contenitori con diverse quantità d’acqua, alla scoperta dell’altezza del suono.
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