Perché scegliere una scuola cattolica: le riflessioni di Papa Francesco
“Non si può parlare di educazione cattolica senza parlare di umanità, perché precisamente l’identità cattolica è Dio che si è fatto uomo. Andare avanti negli atteggiamenti, nei valori umani, pieni, apre la porta al seme cristiano. Poi viene la fede.” Questa è una delle tante frasi che ha pronunciato Papa Francesco, nel novembre del 2015, in occasione del discorso dell’Udienza ai partecipanti al Congresso Mondiale promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica e che, in un certo senso, include il perché scegliere una scuola cattolica.
Prima di spiegarlo in modo dettagliato ed argomentando le ragioni principali dell’importanza che ha la religione cattolica a scuola, riportiamo un altro pensiero esplicativo ed emozionante che l’amato Papa argentino ha voluto dedicare alle istituzioni scolastiche: “La missione della scuola è quella di educare al vero, al bene e al bello. Vanno insieme tutti e tre. L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla” – ha affermato il Santo Padre che fa ben capire che scegliere una scuola cattolica è un motivo in più per garantire l’educazione e la formazione dei più piccoli, e favorisce l’interiorizzazione di valori importanti e positivi.
“Questo avviene attraverso un cammino ricco, fatto di tanti “ingredienti”. Ecco perché ci sono tante discipline! Perché lo sviluppo è frutto di diversi elementi che agiscono insieme e stimolano l’intelligenza, la coscienza, l’affettività, il corpo, eccetera. […] il vero, il bene e il bello – ha spiegato Papa Francesco sottolineando l’importanza della religione cattolica a scuola – sono tre dimensioni e non sono mai separate, ma sempre intrecciate. Se una cosa è vera, è buona ed è bella; se è bella, è buona ed è vera; e se è buona, è vera ed è bella. E insieme questi elementi ci fanno crescere e ci aiutano ad amare la vita, anche quando stiamo male, anche in mezzo ai problemi. La vera educazione ci fa amare la vita, e ci apre alla sua pienezza”.
Perché scegliere una scuola cattolica è già abbastanza chiaro e, con questi interventi del Santo Pontefice, lo è ancor di più.
Però, al di là di questa importante premessa, esistono altre fondamentali motivazioni, per le quali una famiglia dovrebbe scegliere una scuola cattolica per il proprio figlio. Vediamone insieme 10.
Perché scegliere una scuola cattolica? I 10 buoni motivi
- Cammina fianco fianco con la famiglia: questo è il punto di partenza che ci permette di capire quanto l’istituzione e, nello specifico, quella che include l’insegnamento della religione cattolica a scuola diventi determinante nella vita di un bambino. La famiglia è la casa, è protezione, serenità e benessere psicologico e, la scuola altro non deve essere che quell’agente di socializzazione primaria che faccia sentire il bambino come a casa e che, d’intesa con i genitori, contribuisca alla crescita personale, formativa ed educativa dei più piccoli.
- Comunità aperta a tutti e basata sulla centralità della persona: la modernità, purtroppo, ha tentato di sminuire il valore della persona perché punta sul livellamento di una società che vorrebbe rendere tutti quasi robotici. In questo senso, il vantaggio del perché scegliere una scuola cattolica è davvero una necessità quasi gridata. La religione cattolica a scuola implica la presenza di una comunità che è davvero aperta a tutti, che è inclusiva e che guarda alla persona come motore del mondo, dei sentimenti, dell’agire umano e la riporta alla consapevolezza della sua centralità, nell’atto della sua valorizzazione.
- Risponde alle sfide culturali del nostro tempo: come già precisato, quella della vita moderna è una vera e propria sfida per raggiungere l’obiettivo della promozione di valori fondamentali e tradizionali. Ed è proprio dall’unione della tradizione – basata su principi che riguardano la persona e la sua centralità – e della modernità – intesa nella sua accezione positiva più ampia – che il materiale didattico di religione cattolica per la scuola primaria diventa un punto di partenza infallibile per prepararsi alla vita. Una delle tante risposte al “perché scegliere una scuola cattolica” rispetto ad un’altra la si rintraccia proprio nel fatto che un istituto basato sulla cristianità, sul senso di comunità, non può che rispondere perfettamente alle esigenze della modernità che si traducono negli atteggiamenti di risposta alle sfide culturali poste in essere dall’oggi che – con l’insegnamento della religione cattolica a scuola – sono fondamentali per affrontare il “domani”.
- Educa ai valori tradizionali che sono quelli del futuro: “intramontabili”, possiamo dire in una sola la parola. Il perché scegliere una scuola cattolica risiede anche nella possibilità di costruire un futuro di prospettiva in virtù dell’importanza di quei valori che hanno fatto la storia della cristianità. Potremmo dire che la costruzione del futuro parte dall’oggi ed è per questo che, anche se piccoli, i bambini dovrebbero essere formati sin dalla tenera età al rispetto, all’interiorizzazione ed alla condivisione di quei principi positivi che il cristianesimo mette alla base della propria filosofia come identificativi della centralità della persona.
- Il sapere è inteso come dovere di servizio e di responsabilità verso gli altri: la religione cattolica a scuola interpreta la conoscenza in modo che essa possa essere espressione di responsabilità e servizio nei confronti degli altri. Ciò implica anche la condivisione e l’inclusione sociale come valori principali che contribuiscono a diffondersi proprio perché scegliere una scuola cattolica assume il significato di educare ed appropriarsi di una filosofia che guarda al raggiungimento di obiettivi futuri, anche a lungo termine. Pertanto, si comprende molto bene che insegnare e studiare con il supporto del materiale didattico della religione cattolica per la scuola primaria significa assumersi la responsabilità che riguarda la fase di crescita dei bambini più delicata in assoluto, perché è proprio nell’arco temporale che va dai 2/3 anni fino ai 5/6 anni che si forma e si definisce la personalità. Questo significa che tutte le informazioni, consuetudini, comportamenti e pensieri immagazzinati in questo periodo sono fondamentali perché contribuiranno ad influenzare il modo in cui il bambino diventerà adulto.
- Educare a fare scelte libere e responsabili: altra cosa che è alla base degli insegnamenti della religione cattolica a scuola è l’opportunità della libertà, tutt’altro che scontata. La libertà è il bene più prezioso al quale si può tendere ed è proprio strettamente collegata alla percezione della centralità della persona, principio cardine del cristianesimo. La libertà, però, è altrettanto collegata con il senso della responsabilità che comporta il rispetto non solo di se stessi ma anche della libertà altrui e, più in generale, degli altri nella diversità dei quali – sia essa di mentalità, ideologie, convinzioni, comportamenti o predisposizioni caratteriali – diviene elemento essenziale di arricchimento personale sia in relazione alle esperienze di contatto con gli altri sia in relazione all’ambiente circostante. Libertà e responsabilità sono due facce della stessa medaglia, la consapevolezza della conquista delle quali si concretizza nel perché scegliere la scuola cattolica.
- Educa alla convivenza pacifica, solidale e fraterna: la religione cattolica è ispirata a ideali precisi che aprono al confronto ed alla convivenza pacifici, in cui il buon senso, il valore del vivere civile ed il rispetto per il prossimo diventano le colonne valoriali poste a fondamento della ricerca del perché scegliere una scuola cattolica piuttosto che un altro istituto. Come abbiamo già sottolineato, la religione cattolica a scuola contiene in sé la consapevolezza che la solidarietà e la fratellanza possano essere vincenti rispetto al trionfo dell’egoismo che, al giorno d’oggi, è una piaga che riporta al centro dell’azione umana non la persona intesa come tale, ma solo ed esclusivamente se stessi.
- Si apre agli altri nel rispetto delle diversità e nell’accoglienza delle loro ansie e speranze: alla domanda “perché scegliere una scuola cattolica?” si potrebbe anche rispondere che la motivazione è da rintracciare nella sensibilità sottolineata che consente di accogliere le diversità ed inserirle in una condivisione di peculiarità di ogni singolo che si trasformano in ricchezza, mediante l’accoglienza di ansie ma anche delle speranze. L’abitudine a rendersi disponibile per fare qualcosa per il prossimo, il prodigarsi nell’aiuto degli altri con la convinzione che, prima o poi, di aiuto si avrà bisogno in prima persona e ci si augurerà di trovare una mano tesa. Ecco, sin dalla tenera età, l’utilizzo di apposito materiale didattico di religione cattolica nella scuola primaria è uno strumento che prepara all’accoglienza e, pertanto, indispensabile per la vita.
- Ha un progetto educativo rivolto alla formazione integrale: la religione cattolica a scuola mira a preparare i più piccoli non solo dal punto di vista scolastico strettamente legato alla cultura ed alla conoscenza in merito ad essa, ma tocca corde molto più profonde che attengono all’intimità, alla coscienza del bambino e stimolano anche la sua mente, indirizzandola al ragionamento, alle conclusioni logiche ed all’acquisizione di comportamenti positivi anche in relazione agli altri ed al mondo esterno. Quindi, sul perché scegliere una scuola cattolica lo si capisce bene anche in virtù del raggiungimento dell’obiettivo di una formazione integrale dei bambini.
- Procura una crescita serena e ben orientata alla vita secondo la visione del Vangelo: la religione cattolica a scuola si basa anche sugli insegnamenti del Vangelo che possono essere trasferiti anche ai bambini grazie alla loro semplicità. Tante sono le parabole che – sottoforma di favole e racconti – possono essere considerate ottimo materiale didattico di religione cattolica per la scuola primaria. I bambini comprendono che queste “storie” sono facilmente applicabili alla vita di tutti i giorni ed adotteranno comportamenti simili, capendo perfettamente la distinzione tra bene e male e questo farà in modo che vengano interiorizzati comportamenti che diventeranno buone abitudini.
“Perché scegliere una scuola cattolica”? implica una risposta che, come abbiamo spiegato nel dettaglio, non ha una sola motivazione ma, al contrario ne ha un’infinità, della quale si è provveduto ad elencarne ben 10 facilmente rilevabili e verificabili all’interno del contesto scolastico. Ma esiste un modello formativo basato sulla religione cattolica a scuola, al quale tendere ed ispirarsi per far comprendere ai bambini l’importanza di vivere secondo i principi della cristianità? La risposta è affermativa: sì! L’istituto paritario “Don Carlo San Martino” di Montano Lucino!
Don Carlo San Martino di Montano Lucino: gli insegnamenti che durano una vita
L’istituto paritario si basa sui concetti -applicati all’insegnamento – di accoglienza, educazione ed orientamento che corrispondono ai valori della religione cattolica. A scuola, vengono favorite le relazioni sociali ed è per questo che le istituzioni, che si dedicano alla formazione ed educazione dei più piccoli, basano la loro programmazione anche sui principi cristiani.
L’istituto Don Carlo San Martino in Montano Lucino è un modello formativo che, da anni, si occupa dell’educazione dei bambini più piccoli ed è improntato sul paradigma cristiano sposato, senza riserve, dagli insegnanti che, giorno per giorno, si dedicano ai piccoli allievi.
L’istituto paritario, nel rispetto dei suoi valori, guarda alla famiglia come uno degli attori principali che, con la scuola, deve stabilire un legame basato su un rapporto di fiducia reciproca grazie al quale il bambino seguirà è metterà in atto insegnamenti ben precisi, chiaramente di matrice ispirata alla religione cattolica a scuola.
Questo istituto di Montano Lucino, sempre in virtù del rispetto di determinati principi, ha come primo obiettivo quello di garantire la valorizzazione della persona e della sua centralità.
Insomma, iscrivere i propri figli presso l’istituto paritario di Don Carlo San Martino in Montano Lucino, significa decidere di investire sul futuro dei più piccoli con la consapevolezza di far crescere loro con determinati valori e principi utili per la vita.
L’istituto Montano Lucino a partire dalla scuola dell’infanzia, passando per la primaria e per arrivare alla secondaria, del resto, è modello di ispirazione per numerose altre scuole che ne condividono la religione cattolica come base della formazione.
Se ti stai ancora chiedendo perché scegliere una scuola cattolica, la risposta conclusiva conduce ad un istituito: il Don Carlo San Martino in Montano Lucino che ti aspetta a braccia aperte!
I racconti sulle emozioni nella scuola dell’infanzia devono essere una priorità e, in tal senso, sarà sempre opportuno (se non addirittura necessario) che vengano stimolati anche per rendere i più piccoli protagonisti assoluti e far sperimentare loro sempre nuovi “percorsi emozionali” che permettono di stabilire un contatto con l’ambiente circostante e con gli altri, oltre che di indagare su se stessi e sulla propria personalità.
I progetti “emozioni” hanno anche un altro obiettivo da perseguire: oltre a quello relativo all’identificazione degli stati d’animo, ad ognuno dei quali viene dato un nome, scopo fondamentale è quello di fare in modo che i bambini si rendano conto, controllino o comunque gestiscano le reazioni da essi determinate. Ciò è fondamentale perché consente al bambino di armonizzare le sue reazioni e crescere in modo equilibrato.
Alle attività sulle emozioni per i bambini, quindi, viene riconosciuto l’importante compito di rendere i più piccoli consapevoli di sentimenti positivi e negativi, di riconoscerli, elaborarli ed infine comunicarli.
Ciò significa conquistare progressivamente e costantemente una maggiore autonomia ed indipendenza da parte del bambino che, nella delicata fase di formazione del proprio carattere, significa tanto.
Infatti, promuovendo i racconti sulle emozioni, la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria o di qualsiasi altro grado, accetta di assumersi la responsabilità di far acquisire ai piccoli allievi la consapevolezza del proprio io, attraverso la conoscenza di sé, degli altri e del mondo. In un contesto come quello formativo, sono proprio i progetti sulle emozioni nella scuola dell’infanzia a far emergere caratteristiche della personalità sulle quali gli insegnanti possono intervenire, con l’attività didattica, per potenziare gli aspetti positivi e mitigare quelli negativi come, ad esempio, sensazioni di disagio, di vergogna o atteggiamenti aggressivi e capricciosi, attraverso la comprensione di ciò che è giusto e di ciò che non lo è. Questo significa anche responsabilizzare i bambini in base agli eventi, alla valutazione degli stessi ed agli atteggiamenti adottati in merito, sempre tenendo conto delle emozioni provate, vissute.
Certo è che il progetto “emozioni” è particolarmente ambizioso ed impone che le attività sulle emozioni per i bambini vengano programmate ed organizzate in modo certosino e capillare.
Infatti, l’obiettivo può essere raggiunto con l’applicazione di tecniche ed il ricorso a metodologie specifiche che ben conoscono gli esperti ed i professionisti che operano all’interno delle scuole dell’infanzia.
Quali sono, quindi, le strategie da mettere in pratica per il successo dei progetti “emozioni” nella scuola dell’infanzia? A questo punto, è necessario soffermarsi sulle fasi che caratterizzano queste attività e su modi, tempi e metodiche che interessano il progetto emozioni.
Metodi, tecniche, pratiche ed attività dei progetti emozioni scuola infanzia
Gli educatori lo sanno bene: acquisire consapevolezza delle proprie emozioni, per i bambini non è cosa scontata ma è un’operazione che si sviluppa nel tempo e richiede pazienza.
Permettere ai più piccoli di far comunicare all’esterno ciò che provano nel proprio intimo, è un processo davvero delicato e, per questo, è necessario il ricorso a tecniche specifiche e comprovate.
A partire dai racconti sulle emozioni, la scuola dell’infanzia accompagna il bambino alla scoperta di ciò che prova e delle sue possibili reazioni in merito agli stati d’animo.
Quali sono le fasi da affrontare durante le attività sulle emozioni per i bambini? In particolare, ci si concentra su tre momenti fondamentali che vengono identificati nella lettura, acquisizione dei contenuti ed, infine, nella rielaborazione degli stessi in maniera creativa.
- Lettura: più nello specifico, nella scuola dell’infanzia sarà determinante, nell’ambito del progetto “emozioni”, che insegnanti ed educatori promuovano il momento dell’ascolto mediante una serie di letture che mantengano alta l’attenzione dei bambini. Favole e storie, interpretate con l’enfasi che il testo richiede cattureranno la fantasia dei bambini e spingeranno loro a non perdere neanche una parola del racconto.
- Acquisizione contenuti: questa è la fase che segue alla lettura, in cui i bambini saranno chiamati a rielaborare quanto ascoltato proprio tenendo conto delle emozioni che il testo può avere suscitato. Si comprende che, in questa fase, le valutazioni da parte dei piccoli scaturiranno dall’esperienza soggettiva che i bambini hanno fatto mediante la lettura. Quindi, le attività sulle emozioni per i bambini determineranno sensazioni diverse a seconda dell’interlocutore. Ognuno si immedesimerà nei personaggi, immaginerà – in modo differente e personalizzato – le ambientazioni e contestualizzerà i racconti sulle emozioni, nella scuola dell’infanzia, acquisendo consapevolezza di ciò che si è provato.
- Momento creatività: una volta acquisiti i contenuti, secondo la metodologia indicata come ideale per i progetti nella scuola infanzia, l’ultimo momento riguarda la riformulazione creativa di quanto appreso e compreso dai bambini. Per far emergere la loro parte creativa nel progetto “emozioni”, sarà avviato un laboratorio, che consentirà ad ognuno di esprimere nel miglior modo possibile quali siano state le emozioni provate.
Imparare, giocando: l’esempio dell’istituto comprensivo paritario “Don Carlo San Martino di Montano Lucino”
In generale, i progetti “emozioni” nella scuola dell’infanzia si realizzano mediante lo svolgimento delle attività ludiche, in quanto il gioco viene considerato il miglior metodo per imparare.
Ed ecco perché anche la scelta dell’istituto che il bambino dovrà frequentare sarà determinante per lo sviluppo delle emozioni.
Un esempio da imitare è quello dell’istituto comprensivo paritario “Don Carlo San Martino” di Montano Lucino che, a partire proprio dalla scuola dell’infanzia, privilegia le attività sulle emozioni per i bambini, nella convinzione che siano validi aiuti per la conoscenza di sé stessi e la formazione della personalità.
I progetti “emozioni” nella scuola dell’infanzia, infatti, sono uno dei punti forti dell’istituto anche grazie alla presenza di educatori ed insegnanti altamente qualificati e specializzati che contribuiscono a guidare il bambino in un percorso emozionale e di esperienza che lo indirizza verso un certo tipo di formazione.
I laboratori e le attività sulle emozioni per i bambini sono strumenti attraverso i quali dare valore alle persone, mediante cui riportare al centro della sfida educativa il bambino stesso.
Questo è possibile grazie alla filosofia sulla quale si basa la programmazione didattica di questa scuola, ovvero sul rispetto dei principi, indissolubilmente legati tra loro, relativi alla promozione dell’accoglienza, dell’educazione e dell’orientamento che determinano, come conseguenza, una presenza attiva da parte dei docenti nella vita dei bambini e da parte dei più piccoli richiedono un’adesione senza riserve, ma spontanea e naturale, al progetto “emozioni”.
Il gioco ed il divertimento sono sinonimi di spensieratezza, condizione necessaria per ottimizzare l’apprendimento.
Proprio per questo, l’istituto “Don Carlo San Martino” di Montano Lucino ha voluto fare dei progetti sulle emozioni nella scuola dell’infanzia una dei capisaldi dell’attività formativa, nella convinzione che queste attività concorrano alla conquista, da parte dei bambini, dell’indipendenza e di una maggiore autonomia, perché i piccoli acquisiscono consapevolezza su ciò che provano e danno un nome ed un significato alle emozioni.
Tale metodo educativo persegue come obiettivo la valorizzazione e la promozione e la condivisione dei principi importanti proprio per la formazione, ovvero quelli dell’integrazione, del rispetto verso se stessi, nei confronti degli altri e dell’ambiente, della fratellanza, della partecipazione e del confronto.
I progetti “emozioni” presso l’istituto comprensivo paritario “Don Carlo San Martino” sono apprezzatissimi anche dai genitori che, in completa sinergia con l’istituzione scolastica, sono parte integrante di quel circuito virtuoso responsabile dell’educazione alle emozioni.
Il privilegio di frequentare la “Don Carlo San Martino” si concretizza, quindi, nel privilegio di emozionarsi!
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