Bambini plusdotati: come riconoscerli e stimolarli
Spesso, soprattutto nella scuola primaria, i bambini plusdotati – chiamati anche “gifted”- non vengono riconosciuti immediatamente come tali e la condizione della plusdotazione, se vissuta in modo non adeguato e senza il ricorso ad una precisa metodologia applicata, da opportunità potrebbe trasformarsi in problema.
Per affrontare correttamente il tema, però, è importante partire da una premessa, propedeutica per introdurre il tema generale.
Ogni bambino ha le sue proprie capacità, i suoi talenti, doti ed abilità che sviluppa e dimostra in diversi ambiti, chiaramente in base alle sue naturali ed innate propensioni. Nelle fasi di crescita dei più piccoli è fondamentale il lavoro svolto da chi si occupa della loro formazione ed educazione, che può essere indicato come il “responsabile” del futuro al quale sono destinati i bambini. Ecco per quale motivo la scuola, in quanto istituzione ed anche agente di socializzazione secondaria che opera accanto al lavoro svolto dalla famiglia, avrà un ruolo fondamentale, nella rilevazione di eventuali situazioni di plusdotazione. In particolare alla primaria, i bambini plusdotati sono facilmente identificabili in quanto le loro personalità presentano caratteristiche precise che meritano di essere indagate a fondo e di essere analizzate da uno specialista che possa procedere a precisa valutazione. “Plusdotazione” è la parola che racchiude il mondo dei cosiddetti “gifted”: spesso per capire se i piccoli studenti siano o meno plusdotati potrebbe essere opportuno che vengano effettuati appositi test QI.
Bambini apparentemente “prodigio” che appartengono a fasce d’età molto delicate quali quelle della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono certamente da seguire in ogni momento della loro crescita al fine di valorizzare proprio quelle che sono le loro abilità e le loro capacità.
Plusdotazione: cosa significa e come si riconoscono i gifted
Come punto di partenza, prima di analizzare tutte le caratteristiche della plusdotazione, i segnali da cogliere per Identificare i cosiddetti Gifted e capire come impostare gli appositi test QI, dobbiamo necessariamente dare la definizione del termine. E allora bisognerà iniziare da una precisa valutazione: “plusdotazione” è una parola che, probabilmente, non si sente o non si legge così spesso, nonostante – soprattutto durante gli anni della scuola primaria – siano presenti in classe bambini plusdotati in un numero che continua ad aumentare progressivamente. Infatti, ad oggi, secondo i dati rilevati ed i risultati delle statistiche, la percentuale della popolazione dei più piccoli che fanno notare atteggiamenti riconducibili appunto alla plusdotazione è rappresentata da circa un 5% -6% sul totale numerico degli scolaretti.
Ma cosa si intende esattamente per “plusdotazione“? Con questo termine, si indica quel complesso insieme di caratteristiche che attengono alle capacità cognitive e intellettive dei bambini, considerate superiori rispetto alla media.
Quindi, si tratta di una serie di potenzialità importanti, non riscontrabili nei coetanei. In particolare nella scuola primaria, i bambini plusdotati sono riconoscibili grazie ad appositi test realizzati per la valutazione di un valore numerico (compreso tra due estremi) con il quale si indica il cosiddetto “quoziente intellettivo“ anche dei più piccoli. Quando il valore del quoziente intellettivo supera la media indicata, significherà che il bambino ha delle capacità e potenzialità importanti che potrebbero anche portare alla definizione di “piccolo genio” ma, dall’altra parte, qualora mal interpretate o non comprese, da talenti potrebbero addirittura trasformarsi in disturbo o in una vera e propria problematica da risolvere. Ecco perché, in questo particolare contesto di valutazione, la plus dotazione“, è argomento che merita di essere sviscerato e approfondito soprattutto dal mondo della scuola a partire da quella dell’infanzia e passando poi attraverso quella primaria. Bambini plusdotati sono quelli che viaggiano ad una velocità diversa rispetto ai loro coetanei e, quindi – come del resto abbiamo già fatto presente – la plusdotazione può essere considerata una fondamentale marcia in più oppure, addirittura, può essere metaforicamente paragonata all’inserimento automatico della retromarcia. Tutto dipenderà dagli adulti che avranno il compito di occuparsi della formazione e della educazione del bambino.
Gifted, il ruolo fondamentale della scuola primaria: bambini plusdotati e talenti da coltivare
Nel momento in cui si manifestano parti di personalità che si traducono nella più alta espressione di talenti, potenzialità, abilità, particolari capacità in una serie di ambiti diversi, la scuola diventa interprete e co – protagonista sul palcoscenico della crescita dei bambini. Chiaramente, nello specifico, quando si parla di plus dotazione, il riferimento è principalmente alla scuola dell’infanzia ed alla scuola primaria: i bambini plusdotati, infatti, per la maggior parte vengono riconosciuti proprio in questi contesti scolastici. La motivazione, del resto, è di semplicissima comprensione: queste scuole di grado diverso sono quelle che accolgono bambini che appartengono a precise fasce d’età, ovvero proprio quelle in cui si manifesta più di frequente qualche caratteristica che può richiamare l’attenzione sulla plusdotazione. Qualora ci si trovi davanti a casi del genere, si comprende molto bene l’importanza del ruolo che la scuola è chiamata ad esercitare: questa avrà il compito fondamentale di individuare potenzialità e capacità considerate superiori rispetto alla media e di stimolarle al fine di trasformare le stesse in talenti veri e propri, arginando in modo totale il rischio che si tramutino in un disturbo che attiene alla personalità. Le scuole dovranno accogliere e far crescere serenamente i bambini plusdotati con l’obiettivo di rendere loro consapevoli delle proprie potenzialità e, soprattutto di far comprendere come le stesse possano essere sfruttate al meglio. Per pervenire al raggiungimento di questo obiettivo così importante, però, sarà necessario conoscere tutti i segreti della plus dotazione e iniziare da una serie di domande precise: i bambini plusdotati chi sono? Cosa fanno? Come si riconoscono?
Prima di approfondire tale argomento e di fornire le risposte necessarie a soddisfare pienamente le esigenze informative, vediamo insieme quali sono i valori normali del quoziente intellettivo e quali, invece, superando un certo standard, potrebbero aprire il sipario sul mondo della plusdotazione.
Scuola primaria, bambini plusdotati: quale è il valore del QI dei gifted? I numeri della plusdotazione
Generalmente, per identificare il quoziente intellettivo ci si rifà ad alcuni test basati per lo più su logica e forme di ragionamento che impongono di trovare soluzioni alle domande poste. Per quanto riguarda i piccoli in grembiule è chiaro che – non solo per la valutazione della plus dotazione ma in generale – dovranno essere effettuati appositi test Qi. Bambini normodotati – all’esito del test svolto – saranno “valutati” con un valore associato al quoziente intellettivo che rientra nel range numerico compreso tra 85 e 115. Quindi, i bambini plus dotati, che quoziente intellettivo avranno? Ebbene, la plus dotazione si qualifica nel momento in cui si supera il massimo di 115 e si raggiunge il minimo valore di 125 ed il massimo pari a 160. Se il “qi bambini” risultasse compreso tra questi valori saremmo di fronte a scolari particolarmente talentuosi sì certamente, per i quali potrebbe essere necessario partire da una domanda che impone una ulteriore valutazione: “si tratta di plus dotazione”? – ci si potrebbe chiedere. Per scoprirlo sarà bene analizzare, accanto al quoziente intellettivo, anche determinati comportamenti e atteggiamenti diffusi e ripetuti proprio tra i bambini plusdotati.
Quali sono le caratteristiche principali dei gifted dal punto di vista strettamente comportamentale? Perché la scuola, grazie al supporto dei docenti e dei vari educatori che si occupano della formazione dei più piccoli, dovrebbe riconoscere più facilmente ed in modo certamente più tempestivo i casi di plusdotazione? Cosa ci dicono i test QI? Bambini che hanno potenzialità e talenti eccellenti, spesso devono essere affiancati da una figura professionale come quella dello psicologo, in quanto la consapevolezza e la percezione di essere “migliori” degli altri potrebbe farli sentire obbligati ad inibire appositamente lo sviluppo delle proprie capacità per adeguarsi al resto dei coetanei con i quali magari condividono la classe.
Scuola primaria, bambini plusdotati: quali comportamenti assumono i gifted?
Accanto al valore che viene fuori dai “test QI bambini”, accertare eventuali casi di plus dotazione impone un’analisi ancor più approfondita e costante dei comportamenti assunti dai più piccoli: infatti, nella scuola dell’infanzia e nella primaria, i bambini plus dotati potrebbero essere quelli che tendono a isolarsi volontariamente e che alla condivisione ed allo stare insieme, spesso tendono a preferire la solitudine. Questo atteggiamento assunto in maniera frequente ha alla sua base una motivazione importante, soprattutto dal punto di vista psicologico. La plusdotazione è percepita dai bambini come quell’insieme di potenzialità oggettivamente superiori rispetto a quelle manifestate dagli altri. Quindi agli occhi degli stessi plusdotati questi eccellenti talenti diventano elemento che, in realtà, tende a qualificare loro come “diversi” e ciò potrebbe essere vissuto dai piccoli come un grande disagio. Non è un caso, infatti, che i bambini con quoziente intellettivo elevato abbiano la perfetta percezione di essere differenti dagli altri e questo aspetto diventa elemento che determina in loro la necessità di sbagliare appositamente, di commettere volontariamente alcuni errori in modo tale da essere comunque vicini e simili ai propri coetanei.
Accanto a questi comportamenti, che si manifestano soprattutto quando frequentano la scuola primaria, bambini plus dotati possono essere anche quelli che hanno eccezionali capacità di memorizzazione e che riescono a ricordare determinati episodi, eventi, curiosità, situazioni pure a lungo termine. Se chiaramente questi possono essere vissuti come dei vantaggi, è vero che esiste anche l’altra faccia della medaglia della plus dotazione. Infatti, nonostante queste abilità è necessaria un’altra valutazione: Plus dotazione potrebbe significare anche una mancanza di impegno nello studio e nelle attività considerate routinarie o particolarmente abitudinarie e poco attrattive, lo svolgimento delle quali sarebbe affrontato da parte dei gifted in maniera totalmente svogliata, fino ad arrivare addirittura a rifiuti categorici. Ed è proprio in questo contesto che il ruolo della scuola dell’infanzia e della primaria è quello di riuscire ad individuare le abilità e talenti propri di ogni bambino e modellare la programmazione didattica, le attività e le varie discipline sulla base delle caratteristiche soggettive del bambino al quale è stata riscontrata la plus dotazione.
Gifted, come riconoscere atteggiamenti collegati alla plusdotazione?
Soprattutto nella scuola primaria, bambini plus dotati assumono atteggiamenti specifici e facilmente riconoscibili. In modo sintetico e semplice, di seguito elenchiamo una serie di atteggiamenti che – qualora si dovessero verificare tutti insieme congiuntamente alla manifestazione di talenti importanti – potrebbero determinare la necessità di un’ulteriore valutazione.
I bambini plus dotati, ovvero Gifted, generalmente:
- Tendono ad essere particolarmente sensibili;
- Si annoiano molto facilmente;
- Hanno eccessiva fantasia;
- Sono molto creativi;
- Hanno perfetta memoria;
- Risultano molto selettivi e rigidi nella scelta delle amicizie;
- Si distraggono frequentemente;
- Vivono le emozioni in modo eccessivo;
- Si impegnano esclusivamente in ciò che piace loro fare;
- Non hanno autostima e sono molto insicuri;
- Apprendono rapidamente;
- non trovano nuovi stimoli nelle attività svolte di frequente;
- Hanno notevoli Difficoltà a manifestare le proprie emozioni;
- Hanno grandi abilità e capacità di ragionamento;
- Preferiscono l’isolamento e la solitudine alla condivisione ed allo stare insieme;
- Gradiscono maggiormente stare con gli adulti che con i loro coetanei;
- Hanno ottime capacità di risoluzione dei problemi.
E’ bene identificare per tempo un bambino plusdotato, per far della sua plusdotazione unicamente un’opportunità ed evitare che questa sfoci in problemi relazionali e di socializzazione.
È chiaro che per vivere le proprie abilità ed i propri talenti come un vantaggio bisogna lavorare nella direzione giusta per renderli tali e fare anche in modo che gli altri li riconoscano. Per quanto riguarda l’argomento sensibile ed attuale della plus dotazione, abbiamo sottolineato il lavoro ed il ruolo fondamentale che la scuola gioca. Bambini plus dotati meritano di essere trattati come quelli normodotati ma è indispensabile che vengano valorizzate le loro abilità. Ogni bambino ha determinate potenzialità, capacità, talenti ed una propria personalità che deve esprimere in maniera totalmente libera, al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo di essere sempre sé stesso. Ogni bambino dunque è speciale nella sua unicità e merita di essere trattato sempre come protagonista assoluto della sua vita: questa ideologia è quella che ispira da sempre il metodo formativo ed educativo e l’azione pedagogica portata avanti dalla scuola paritaria “Don Carlo San Martino“ di Montano Lucino. Infatti, lo staff composto dagli insegnanti e dagli educatori opera in completa sinergia in modo tale che possano essere al meglio valorizzate le capacità di ogni singolo bambino. L’obiettivo è quello di fare in modo di individuare gli ambiti, i settori, le attività in cui ogni bambino eccelle per un qualche motivo e non necessariamente perché plusdotato. Per applicare strategie e tecniche educative eccellenti e che siano considerate armi vincenti per tracciare il cammino verso il proprio futuro, l’istituto paritario “Don Carlo San Martino di Montano Lucino“ parte dall’affermazione della filosofia basata su una trilogia di valori, quali quelli dell’accoglienza, dell’educazione e dell’orientamento ai quali da sempre si ispira l’azione dell’istituzione scolastica lombarda. In particolare, l’istituto considera fondamentale che ogni bambino cresca libero di essere ciò che è e di affermare la propria personalità, operazione fondamentale per conquistare l’indipendenza e l’autonomia. Accanto a ciò, però, anche la condivisione diviene elemento fondamentale del metodo pedagogico utilizzato per la formazione e l’educazione dei bambini, al fine di raggiungere un duplice obiettivo: da un lato quello di valorizzare il talento del singolo, dall’altro lato quello di sviluppare in ogni bambino la consapevolezza che le proprie abilità possano essere valorizzate solo ed esclusivamente se condivise con gli altri in modo tale da operare congiuntamente all’interno di uno stesso gruppo.
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