Giornata della memoria – attività per non dimenticare
Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria. Un giorno nato per ricordare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo contro altri uomini.
I nostri alunni e insegnanti, in un giorno così importante, non vogliono dimenticare il passato, anzi: vogliono ricordarlo e riviverlo offrendogli omaggio attraverso una serie di attività appositamente studiate e organizzate per celebrare questa giornata.
La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria si sono viste impegnate in progetti differenti, aventi tutti l’obiettivo comune di ricordare e celebrare un momento tanto difficile della storia, che ha segnato l’Europa intera e, senza dubbio, anche il nostro paese.
Ecco allora che i bimbi dell’infanzia sono stati guidati nello sviluppo e nella sperimentazione di una relazione empatica tra di loro; sono stati messi in evidenza atti e azioni di gentilezza e ci si è concentrati su parole “gentili” per avvicinare i più piccoli a questo valore, fondamentale nello sviluppo emotivo di ogni essere umano.
Per gli alunni della scuola primaria, invece, la giornata è stata incentrata su “cinema e arte”: partendo dal famoso romanzo “Il Diario di Anna Frank”, gli insegnanti hanno fornito una descrizione storica ai bambini, affinchè ne capissero i fatti e cogliessero quanto realmente accaduto. Il racconto è stato seguito poi dalla visione di un video animato in tema e dalla lettura della poesia “La farfalla”, di Pavel Friedman – poeta ebreo che morì durante l’olocausto per mano dei nazisti.
La poesia è stata infine il pretesto per far scendere in campo le doti artistiche dei piccoli studenti, i quali hanno realizzato degli elaborati con farfalle colorate, inserite su foto in bianco e nero provenienti dai campi di concentramento: per portare un tocco di colore, e perchè no, di gioia, a chi ha vissuto momenti bui, difficili e dai quali, spesso, purtroppo, non è tornato indietro.
Gli studenti di quinta primaria, con l’occasione, hanno letto un libro dedicato alla musica, visionato le foto dal campo di Birkenau, lavorando infine su un elaborato che richiamava alla forza della musica come speranza: “Musik macht frei” è stato il leitmotiv di questa attività, a ripresa del famoso “arbeit macht frei”, motto posto all’ingresso di numerosi lager.
E per gli studenti della scuola secondaria di primo grado? Per loro la giornata ha avuto un risvolto più accademico e storico: la loro età ha permesso agli insegnanti di affrontare il tema in maniera “matura”, attraverso una spiegazione storica inerente la persecuzione degli ebrei sotto la dittatura nazista e attraverso la visione di foto (accuratamente descritte e spiegate) dei campi Auschwitz – Birkenau. Tra le foto proiettate, i ragazzi ne hanno poi scelta una, per loro rappresentativa, ne hanno colorato un dettaglio e l’hanno arricchita con una frase emblematica, di riflessione conclusiva della giornata. Infine, i ragazzi hanno potuto ascoltate il contributo di Liliana Segre, attivista e politica italiana superstite dell’olocausto, in un intervento tanto toccante quanto arricchente.
Gli elaborati dei ragazzi, unitamente alle opere degli artisti Lorenzo Franzoni, fotografo, e Tom Porta, pittore, sono stati messi in mostra, con un allestimento che ha ripreso quello della mostra “La polvere di stelle” tenutasi a Palazzo Marino a Milano nel 2018.
Una giornata ricca di attività, quella del 27 gennaio, per non dimenticare le bruttezze dell’olocausto e per celebrare valori quali la gentilezza, l’unione, l’altruismo e l’accoglienza.